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San Bartolomeo di Fabbriche

Fabbriche si trova al centro della Valle del Cerusa, a poche miglia da Voltri: il nucleo più antico venne edificato dalla famiglia Dongo tra il 1610 e il 1630. I Dongo si inserirono nel settore della produzione cartaria tra il XVI e i primi anni del XVII secolo: rilevarono lungo il Cerusa alcuni edifici esistenti, ne fecero costruire di nuovi e diedero vita a Fabbriche, una sorta di “città della carta“. Da qui la carta prendeva la via del mare e riempiva i magazzini della casa di Siviglia, Alicante, Cadice.

Nel seicento la località era un complesso di diciannove edifici da carta, collegati tra loro da un’ardita serie di canali, una ramiera, un mulino, un forno, un palazzo padronale e, dal 1622, una cappella dove si officiava regolarmente. Nella prima metà del XIX secolo iniziò il processo di conversione d’uso e trasformazione di Fabbriche (anche se nel 1833 risultano ancora funzionanti sedici manifatture per la carta bianca e tre per la carta straccia). Nel 1847 alcuni edifici vennero trasformati dai Westermann in filanda: iniziò così una conversione delle risorse locali, e più in generale di tutta l’area voltrese, a favore della manifattura tessile; nel 1897 viene avviato lo jutificio Vigo, che chiuderà nel 1952, segnando la conclusione di un’esemplare e plurisecolare vicenda industriale. I diciannove edifici da carta del XVII secolo sono tuttora riconoscibili seppur trasformati (solo uno, sotto la strada, è stato rimosso e sostituito): alcuni di essi, dapprima destinati ad abitazioni operaie e dormitori ad uso degli stabilimenti tessili, sono oggi adattati ad appartamenti.

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